Censimento degli archivi storici

Il Sistema Bibliotecario e archivistico Acquese ha aderito dal 2009 al Censimento degli archivi storici dei Comuni, coordinato e sostenuto finanziariamente dalla Regione Piemonte (Regione Piemonte – Promozione dei beni librari e archivistici, editoria ed istituti culturali) con la partecipazione scientifica e organizzativa della Soprintendenza archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta. Obiettivo del progetto è l’acquisizione delle informazioni relative alla natura e allo stato di conservazione degli archivi comunali del Piemonte e la messa in rete degli archivi stessi (o delle informazioni minime relative ai fondi documentari). Al raggiungimento di detto obiettivo è legato l’utilizzo del software Guarini Archivi, quale base per la catalogazione e gestione dei complessi documentari.


Il lavoro si è sviluppato, dal 2010 ad oggi, attraverso diversi momenti, ed ha interessato i 31 Comuni compresi nel territorio del Sistema[1]. Le fasi di intervento si sono articolate in:

· Verifica della presenza di inventari descriventi gli archivi storici e acquisizione dei medesimi (in formato cartaceo o digitale);

· Sopralluoghi presso i Comuni al fine di raccogliere le informazioni utili a descrivere lo stato di conservazione della documentazione di interesse storico;

· Riversamento su applicativo Guarini Archivi dei quindici inventari ritenuti idonei[2];

· Progettazione di eventuali interventi di ordinamento o verifica di precedenti ordinamenti (fase del progetto tuttora in corso).

I Comuni oggetto del censimento sono: 1) Acqui Terme; 2) Alice Bel Colle; 3) Bistagno; 4) Cartosio; 5) Cassine; 6) Castelletto d’Erro; 7) Castelnuovo Bormida; 8) Cavatore; 9) Cremolino; 10) Denice; 11) Gamalero; 12) Grognardo; 13) Malvicino; 14) Melazzo; 15) Merana; 16) Molare; 17) Monastero Bormida; 18) Montechiaro d’Acqui; 19) Morbello; 20) Morsasco; 21) Orsara Bormida; 22) Pareto; 23) Ponti; 24) Ponzone; 25) Prasco; 26) Ricaldone; 27) Rivalta Bormida; 28) Spigno Monferrato; 29) Strevi; 30) Terzo; 31) Visone.


Lo schema sottostante riporta l’elenco dei Comuni censiti, l’adesione al Sistema Acquese (dato relativo alla fine del 2015), la presenza di eventuale inventario dell’archivio storico (e l’anno di realizzazione del riordinamento), l’avvenuto inserimento dei dati in Guarini Archivi. Dalla griglia si può inoltre accedere (link nell’ultima colonna) ad una breve scheda riassuntiva, riportante i dati essenziali dell’archivio, Comune per Comune.

Comune Aderente al Sistema Archivio ordinato (con inventario) Data inventario Riversato in Guarini Scheda descrittiva
1 Acqui Terme Si Si 1995 Si scheda .pdf
2 Alice Bel Colle Si Si 2000 Si scheda .pdf
3 Bistagno Si Si 1964 – 1988 scheda .pdf
4 Cartosio No Si 2003 Si scheda .pdf
5 Cassine Si Si 2002 Si scheda .pdf
6 Castelletto d’Erro No Si 1992 Si scheda .pdf
7 Castelnuovo Bormiba No Si 2003 Si scheda .pdf
8 Cavatore No No scheda .pdf
9 Cremolino No Si 2008 Si scheda .pdf
10 Denice No No scheda .pdf
11 Gamalero Si Si 1998 Si scheda .pdf
12 Grognardo No Si 1999 Si scheda .pdf
13 Malvicino No No scheda .pdf
14 Melazzo No Si 2000 Si scheda .pdf
15 Merana No Si 1992 scheda .pdf
16 Molare Si Si 2000 Si scheda .pdf
17 Monastero Bormida Si Si 1993 scheda .pdf
18 Montechiaro d’Acqui No Si 2000 Si scheda .pdf
19 Morbello Si Si 1999 Si scheda .pdf
20 Morsasco Si Si 2001 scheda .pdf
21 Orsara Bormida No Si 2002 Si scheda .pdf
22 Pareto No No scheda .pdf
23 Ponti Si No scheda .pdf
24 Ponzone Si Si 1997 Si scheda .pdf
25 Prasco No No scheda .pdf
26 Ricaldone Si No scheda .pdf
27 Rivalta Bormida Si No scheda .pdf
28 Spigno Monferrato Si Si 1962 scheda .pdf
29 Strevi no Si 1970 scheda .pdf
30 Terzo no Si 1965 scheda .pdf
31 Visone no No scheda .pdf

Il reperimento dei dati in loco, presso le sedi di conservazione dei fondi, è avvenuto tramite una “Scheda di rilevazione” messa a punto dalla Regione Piemonte – Direzione Cultura, turismo e sport, Settore biblioteche e archivi – composta di dieci sezioni[3], ideate per raccogliere i dati conformemente agli standard di descrizione degli archivi e dei soggetti produttori (ISAD e ISAAR). Attraverso le aree di descrizione predisposte si è raccolta, per ogni Comune visitato, una grande messe di dati relativi a:

  • natura e numero dei fondi conservati (carte del Comune o di più Comuni, archivi “aggregati” quali i fondi di opere di carità, enti assistenziali, enti culturali o di istruzione, consorzi stradali o idrici, ecc.);
  • dati relativi ai soggetti che produssero le carte stoccate (Comune/i, opere pie, consorzi, ecc);
  • estremi cronologici della documentazione conservata;
  • stato di riordinamento o meno dei fondi stessi e presenza di relativi strumenti di corredo o descrizione delle carte (inventari, elenchi, pandette, repertori, ecc);
  • stato di conservazione “fisica” delle carte e dei locali di stoccaggio adibiti ad archivio;

Tra i trentuno Comuni censiti, quindici presentano archivi storici riordinati e inventariati in tempi relativamente recenti, e pertanto si è provveduto a riversare i dati relativi alle carte su applicazione Guarini Archivi; sette hanno subito riordinamenti in un arco cronologico compreso tra il 1962 e il 1992, e meriterebbero quindi un’azione di verifica e riconferma degli inventari; nove sono risultati sprovvisti di una sezione separata d’archivio e di strumenti di corredo delle carte.

Quale sviluppo e ideale completamento del lavoro di censimento appena concluso, il Centro Rete di Sistema sta valutando gli interventi da programmare negli anni futuri, con il cofinanziamento della Regione Piemonte e la supervisione scientifica della Soprintendenza Archivistica, al fine di omologare lo standard di conservazione dei complessi documentari storici presso i Comuni del territorio e di promuovere per tutti gli archivi coinvolti corretta conservazione e valorizzazione delle carte.

Archivisti che hanno realizzato il progetto:

Francesco Ferrari

Enrico Maranetto

Paolo Patanè

 

 


[1] Non tutti i Comuni aderiscono simultaneamente al Sistema che mediamente raccoglie ogni anno 15-20 aderenti.
[2] In linea di massima si è rinunciato, in accordo con Soprintendenza, Regione e Centro Rete del Sistema, ad inserire inventari realizzati prima del 1992.
[3] Le dieci sezioni della scheda, nelle quali ibserire i dati raccolti, sono:
1. soggetto produttore e dati gestionali (ripetibile)
2. soggetto conservatore (ripetibile)
3. complesso archivistico
4. sezione (ripetibile)
5. fondo (ripetibile)
6. serie (ripetibile)
7. strumenti di descrizione (ripetibile)
8. materiali non archivistici e multimediali
9. abstract
10. note

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