Presentazione del libro “Legni policromi e candidi marmi. Sculture tra l’Appennino e la Pianura Padana”

“Legni policromi e candidi marmi.

Sculture tra l’appennino e la Pianura Padana” di Sergio Arditi

saluto del consigliere Dott. Matteo Ravera

Introduce il Dott. Pino Corrado

il prof. Carlo Prosperi dialoga con l’autore Sergio Arditi

Lo studio si propone il tema della statuaria religiosa nei due filoni della scultura lignea e della scultura marmorea, dei loro autori, datazioni appurate o presunte, attraverso ricerche archivistiche, bibliografiche e proposte attributive. Si tratta di un’ampia panoramica di opere manieriste, barocche e rococò dalla fine del sec. XVI sino all’inizio del sec. XIX, conservate in parrocchiali, oratori e cappelle del territorio in esame.

L’Appennino Ligure Piemontese, arduo e complesso da percorrere e varcare per la sua configurazione orografica, non ha impedito anticamente il superamento del crinale appenninico attraverso i passi, con una trama di piccole vie, che hanno consentito una fitta disseminazione di opere artistiche nell’Oltregiogo provenienti da Genova e Savona. Un fenomeno, questo, che non è solo dovuto a motivi meramente commerciali, che pur ci furono, convergendo verso un importante centro di attrazione come era Genova, pur anche con altri importanti centri del Italia Nord Occidentale più facilmente raggiungibili, altresì ad una fervida devozione popolare che ha fatto diffondere la produzione artistica di opere religiose.

A tentare questa impresa, con un semplice indagine di riordino di un sistema scultoreo di chi ci ha preceduto, non viene trattata in ordine a singoli oggetti isolati, bensì inserita nel contesto di un unico messaggio religioso ancora in trasformazione. L’analisi ad ampio raggio non manca di indicare affascinanti scoperte ed ipotesi, che solo il tempo potrà confermare o integrare con ulteriore documentazione e nuove acquisizioni.

In conclusione il territorio a sud di Alessandria e delle aree limitrofe rivela intrecci artistici tra Piemonte, Liguria e Lombardia, come avvenne pure nei vari settori culturali ed economici, così anche in questo filone storico artistico, di non marginale importanza, di cui queste opere sono testimonianza ancora viva e modello della coscienza popolare.

INGRESSO LIBERO

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