Spazio Classica Guido Coppin
Venerdì 13 settembre alle 21 alla Sala Santa Maria, per la stagione di Spazio Classica-Antithesis si terrà il recital pianistico di Guido Orso COPPIN, vincitore del terzo premio al Concorso Pianistico di Albenga edizione 2023 nella categoria Eccellenza.
Il giovane pianista, nato nel 2002, ha cominciato la carriera solistica a nove anni e si è diplomato con lode a soli quindici anni al Conservatorio Verdi di Milano; ha proseguito gli studi con i Maestri Konstantin Bogino ed Enrico Pace e vanta nel suo già ricchissimo palmares numerosi premi ottenuti a concorsi nazionali ed internazionali, fra i quali il Città di Arona, il G. Rospigliosi, il Gavi International Piano Competition, il Premio Venezia ed il premio Rancati come miglior diplomato dell’anno accademico 2017/18.
In programma, la Sonata op.109 di Beethoven, i Klavierstücke op.119 di Brahms, la Ciaccona di Bach-Busoni e la Ballata N.3 op.47 di Chopin.
La Sonata op.109 di Beethoven vede la luce nel 1820, fertile periodo in cui sono in ideazione anche la IX Sinfonia e la Missa Sollemnis; la Sonata si articola in tre tempi, dove il primo e il secondo sono tempi veloci ( Vivace, ma non troppo e Prestissimo) mentre il terzo, un Andante molto cantabile ed espressivo, costituisce il momento più densamente sviluppato della Sonata, presentando un tema con sei variazioni in cui convivono la tenerezza, lo slancio innovativo e l’urgenza espressiva dello spirito beethoveniano.
I Pezzi per pianoforte op.119 rappresentano l’ultima delle raccolte pianistiche di Brahms: tre Intermezzi e una Rapsodia in cui il compositore maturo lascia prevalere ” un tono pacato e intimo …, anche ingenuo, di quella ingenuità che possono raggiungere soltanto i grandi vecchi” (Mauro Mariani).
Brano che stregò letteralmente Brahms, la Ciaccona dalla partita in re minore per violino solo di J.Sebastian Bach verrà eseguita da Coppin nella versione trascritta e re-inventata da Ferruccio Busoni sfruttando ogni possibilità del moderno pianoforte; egli, che di Bach fu grande celebratore, esecutore e revisore, sosteneva infatti che la sua grande musica si sarebbe prestata, nella sua universalità, ad essere eseguita con qualsiasi mezzo di esecuzione.
Concluderà il programma la Ballata n.3 di Fryderyk Chopin, eseguita dallo stesso autore a Parigi nel 1842.
Elena Trentini